Shaman Records presenta:
Mattia Fiorani
Potresti dire ai lettori del nostro blog come è nata la tua passione per questo genere musicale?
La passione verso il genere nasce senza ombra di dubbio grazie a mio babbo e mio zio. Romagnoli e più precisamente di Riccione, entrambi grandi frequentatori del Cocoricò fin dai giorni della sua inaugurazione.
Mi hanno sempre fatto ascoltare musica e donato molti dischi, specialmente house.
Penso ancora minorenne, capodanno 2011 in un b2b di Marco Carola e Loco Dice al Cocoricò.
Influenzato non saprei veramente rispondere, però chi mi è sempre piaciuto più degli altri è Loco Dice. Più che come produttore, come dj.
Sono sempre stato appassionato di hip hop ed i suoi dj set ne hanno molte sonorità.
Sicuramente nei miei progetti futuri ci sarà la voglia di produrre il più possibile poiché per motivi di salute tra ospedali e riabilitazioni sono stato fermo più di un anno.
Ora con la salute recuperata mi piacerebbe dire la mia :)
Nuove release ci sono, ma sotto un diverso pseudonimo.
Progetti che più in la nel tempo esporrò.
Ci sono artisti in questo periodo, emergenti e non, che tieni sotto occhio?
Sono tornato da poco dalla Spagna causa situazione covid, li ho conosciuto ragazzi con molto talento con cui collaborerò in futuro.
Cosa consiglieresti ad un artista alle prime armi che vuole entrare a far parte di questo mondo?
Di lavorare duro ed avere la forza di volontà di continuare a produrre anche se i risultati tardassero ad arrivare.
Che consigli potresti dare ai lettori riguardo la produzione musicale?
La mia opinione personale è, meglio 3 uscite all’anno fatte bene che 100 utilizzando loop o simili.
I dischi ultimamente suonano tutti uguali…
Seguite Mattia Fiorani su